Pagamenti digitali, tutto come prima. Saltano le multe ai negozianti senza Pos
Vorrei
ma non Pos. Potrebbe essere sintetizzato così il piano cashless inserito dal
Governo in manovra, che perde, a sorpresa, la misura chiave per far decollare i
pagamenti digitali in Italia. Saltano le multe ai negozianti senza Pos, che
però “verranno segnalati all’Agenzia delle Entrate”.
“Abbiamo
appena approvato l’abrogazione delle sanzioni per i commercianti che non hanno
il Pos per i pagamenti con carta di credito/debito”, ha annunciato il
sottosegretario al Mef, Alessio Villarosa, durante i lavori della
commissione Finanze che ha votato gli emendamenti al decreto fiscale atteso
oggi nell’Aula di Montecitorio.
Il Governo per giorni ha annunciato
l’arrivo di “multe da 30 euro più il 4% della spesa, su denuncia del cliente
alla prefettura” per i negozianti e professionisti che non avrebbero accettato
da luglio 2020 i pagamenti elettronici. Ora è saltato tutto. Il motivo è stato
spiegato dallo stesso Villarosa: “Pensavate passasse la norma senza la
riduzione delle commissioni… invece no. Come promesso, non c’è il protocollo
per ridurre i costi delle transazioni alle imprese? E allora non ci saranno
neanche le sanzioni a chi non ha il Pos. Ogni promessa è debito”.
Quindi il Governo non ha mantenuto neanche la promessa di azzerare o ridurre le commissioni per i micro-pagamenti. E pensare che il ministro dell’Economia Roberto Gualteri, il 6 novembre, in audizione in commissione Finanze alla Camera, ha detto: “Il dialogo per il protocollo di intesa è in fase abbastanza avanzata, non è ancora concluso quindi non sono in grado di annunciare i contenuti. Sono fiducioso che, nei limiti della legittima sostenibilità finanziaria da parte degli operatori, che stanno sul mercato europeo e globale, esistano i margini per un’operazione che definirei win-win”.
Ha vinto la linea di Luigi Di Maio, leader M5S, che sin da subito aveva sottolineato: “In Italia bisogna combattere contro la grande evasione, non contro il commerciante. Io non accetto che si criminalizzino certe categorie. Prima della multa sul Pos bisogna abbassare le commissioni e quindi stipulare prima accordi con le banche”.
Dunque, non cambia granché quando
entrerà in vigore il piano cashless. I settori ad alto rischio evasione, come
definiti da mesi dal Governo: idraulico, elettricista, parrucchiere, ristorante
e bar potranno continuare a dire ai clienti “Il Pos non funziona”, “Il
Pos è momentaneamente fuori uso”, ed altre banali giustificazioni.
Infine, non partirà più, come
promesso dal Governo, il primo gennaio la lotteria degli scontrini, ma il primo
luglio 2020. Resta, quindi, da capire come il Governo intende concretamente
recuperare 7,2 miliardi dall’evasione con la tracciabilità e gli incentivi dei
pagamenti digitali.
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- Su 2 Dicembre 2019
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