Impresa 4.0, via al nuovo bando ‘Macchinari Innovativi’ del Mise. Chi può partecipare
La misura Macchinari Innovativi è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di sostenere la realizzazione, nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), di programmi di investimento diretti a consentire la transizione del settore manifatturiero verso la cosiddetta “Fabbrica intelligente”.
La misura sostiene gli investimenti
innovativi che, in coerenza con il piano nazionale “Impresa 4.0” e la Strategia
nazionale di specializzazione intelligente, consentono l’interconnessione tra
componenti fisiche e digitali del processo produttivo, innalzando il livello di
efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica,
favorendo l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature strettamente
funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi
informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.
La dotazione finanziaria complessiva dello
strumento è pari a euro 341.494.000,00, di cui:
- euro 119.205.333,33 a valere sul Programma complementare di azione e coesione “Imprese e competitività” 2014-2020 approvato dal CIPE con delibera n. 10/2016 del 1° maggio 2016;
- euro 169.194.666,67 a valere sull’Asse III, Azione 3.1.1 del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR;
- euro 53.094.000,00 a valere sull’Asse IV, Azione 4.2.1 del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR, riservata ai programmi di investimento innovativi basati sulle tecnologie per un manifatturiero sostenibile in grado di garantire un utilizzo più efficiente dell’energia.
Beneficiari
Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
- sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
- sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
- non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.
Possono accedere alle agevolazioni anche ai
liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle
associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello
sviluppo economico.
Sono ammessi tutti i settori manifatturieri
di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO
2007, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:
- siderurgia;
- estrazione del carbone;
- costruzione navale;
- fabbricazione delle fibre sintetiche;
- trasporti e relative infrastrutture;
produzione e distribuzione di energia, nonché
delle relative infrastrutture
Tipologia di spese ammissibili
I programmi ammissibili alle agevolazioni
devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi che, in coerenza
con il piano nazionale “Impresa 4.0” e la Strategia nazionale di
specializzazione intelligente, consentano l’interconnessione tra componenti
fisiche e digitali del processo produttivo, innalzando il livello di efficienza
e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica, con conseguente
riduzione dei costi o incremento del livello qualitativo dei prodotti.
I programmi di investimento ammissibili
devono:
- prevedere spese non inferiori a euro 400.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00;
- essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
- prevedere l’acquisizione dei sistemi e delle tecnologie riconducibili all’area tematica “Fabbrica intelligente” della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, come elencati negli allegati alla normativa di riferimento.
I beni oggetto del programma di investimento
devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali,
che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla
realizzazione dei programmi di investimento, nonché programmi informatici e
licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.
Le spese correlate ai programmi di
investimento devono essere:
- relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
- riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
- riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
- pagate esclusivamente in modo da consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
- conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati da fondi strutturali programmazione 2014-2020;
- ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dell’impresa beneficiaria, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.
Entità e forma dell’agevolazione
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto
impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata
rispetto alle spese ammissibili pari al 75 %. Il finanziamento agevolato, che
non è assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall’impresa
beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a
decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle
agevolazioni.
Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione
dell’impresa come segue:
- per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
- per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.
Scadenza
Con successivi provvedimenti del Ministero
verranno rese note le modalità operative per la presentazione delle domande.
I due sportelli sono previsti per il primo
trimestre del 2020 e per l’ultimo trimestre dello stesso anno.
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- Su 17 Febbraio 2020
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