Smart working, 2 milioni di euro alle imprese dalla Regione Lazio
L’Assessorato Lavoro e Nuovi Diritti, Formazione, Scuola e Diritto allo Studio universitario, tramite la Direzione Istruzione, Formazione, Ricerca e Lavoro della Regione Lazio, ha promosso una nuova misura a sostegno delle imprese e dei lavoratori nel quadro delle più generali iniziative attivate nell’attuale fase di emergenza epidemiologica da COVID-19 (coronavirus), al fine di permettere di proseguire nel massimo dell’efficienza e dell’efficacia, l’attività produttiva aziendale.
Smart working: le agevolazioni
Si tratta nello specifico di una misura di finanziamento a sostegno dell’adozione di modelli innovativi di organizzazione del lavoro, attraverso lo sviluppo di piani aziendali e l’adozione di adeguata strumentazione informatica, per adottare strumenti di lavoro agile ovvero di “smart working”.
Obiettivo
L’obiettivo è favorire l’alleggerimento dei vincoli
connessi con la localizzazione della prestazione lavorativa, lasciando pertanto
al lavoratore la libertà di scelta, contestualmente mantenendo la produttiva
aziendale e il benessere e la tutela della salute dei lavoratori e delle
lavoratrici.
La misura, approvata con un Avviso pubblico
denominato Piani Aziendali di Smart Working, si integra con l’altro intervento
attivato dalla Regione Lazio a favore delle scuole e del settore della
formazione professionale (Progetto Classe Virtuale).
Linee di intervento
L’ Avviso prevede nello specifico
l’erogazione di un contributo a imprese e titolari di Partita IVA, per la
fruizione di:
AZIONE A: servizi di consulenza e
formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo
accordo aziendale o regolamento aziendale approvato e pubblicizzato nella
bacheca e nella intranet aziendale;
AZIONE B: acquisto di “strumenti
tecnologici” (componenti hardware e software) funzionali all’attuazione del
piano di smart working.
Ai fini del riconoscimento del contributo, l’Azione A è obbligatoria mentre l’Azione B è facoltativa.
Requisiti di ammissibilità
Possono partecipare all’Avviso, i
soggetti che esercitano attività economica e che, al momento della
presentazione della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:
- essere
imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio di competenza;
oppure
- essere
soggetti, non iscritti alla Camera di Commercio, in possesso di partita IVA; - avere
sedi operative o di esercizio ubicate nella Regione Lazio, presso le quali
svolgere le attività di cui al contributo richiesto; - avere
un numero di dipendenti almeno pari a 2; - non
essere già in possesso di un piano di smart working regolamentato o del
relativo accordo aziendale; - risultare
in regola rispetto alla verifica della regolarità contributiva; - risultare
ottemperante o non assoggettabile agli obblighi di assunzione ai sensi della
legge 12 marzo 1999, n. 68; - non
rientrare nei campi di esclusione di cui all’art. 1 (Campo di applicazione) del
Reg. (UE) n. 1407/20132; - non
essere in stato di fallimento, di procedura concorsuale, di liquidazione anche
volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o
qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Non sussistono limiti relativi
alla dimensione aziendale, pertanto potranno essere accolte anche proposte
relative ad interventi da realizzarsi presso grandi imprese.
Non potranno invece partecipare
gli Enti pubblici, ma è ammessa la partecipazione di Società di capitali che
eroghino servizi pubblici, il cui capitale societario sia totalmente o a
maggioranza pubblica.
È consentita la presentazione di
proposte di una impresa nella forma di ATI o ATS con uno o più Operatori
accreditati della Formazione Professionale, a condizione che l’impresa svolga
il ruolo di Capofila dell’Associazione Temporanea (mandataria) e sia il
principale attore del progetto.
I contributi previsti dal presente
Avviso saranno erogati nel quadro del Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18
dicembre 2013 (“de minimis”).
Destinatari degli interventi sono
lavoratori e lavoratrici dipendenti delle imprese richiedenti il contributo.
I dipendenti sono ricompresi nelle
seguenti tipologie contrattuali:
- contratto
di lavoro di diritto privato a tempo indeterminato o a tempo determinato (in
entrambi i casi sia a tempo pieno, sia a tempo parziale); - contratto
di apprendistato (ai sensi del D.Lgs. 81/2015); - soci-lavoratori
di cooperative (sia che partecipino o non partecipino agli utili).
Sono esclusi:
- i
tirocinanti;- i
collaboratori d’impresa;
- i
lavoratori con contratto di somministrazione;
- i
lavoratori con contratto di lavoro intermittente;
- i
titolari di impresa e i componenti dei Consigli di Amministrazione
- i
Entità e forma dell’agevolazione
L’iniziativa è cofinanziata con le risorse del POR
FSE Lazio 2014/2020 Asse 1 – Occupazione, priorità di investimento 8i),
obiettivo specifico 8.5.
L’importo complessivamente stanziato è di 2 milioni
di euro.
La dotazione finanziaria è suddivisa come segue:
- 1,3 milioni per la
realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione A – Supporto all’adozione
del piano di smart working; - 700.000 euro per la
realizzazione di interventi nell’ambito dell’Azione B – Supporto all’attuazione
del piano di smart working.
Il valore del contributo è pari agli importi di
seguito indicati, distinti per tipologia di azione, e varia in relazione al
numero totale di dipendenti delle sedi operative/unità produttive localizzate
sul territorio di Regione Lazio alla data di presentazione della domanda
Numero di dipendenti | Importo totale del contributo | Importo per Azione A – Adozione del piano | Importo per Azione B – Adozione del piano |
Da 2 a 10 dipendenti |
€ 7.500,00 |
€ 5.000,00 |
€ 2.500,00 |
Da 11 a 20 dipendenti |
€ 10.500,00 |
€ 7.000,00 |
€ 3.500,00 |
Da 21 a 30 dipendenti |
€ 15.000,00 |
€ 10.000,00 |
€ 5.000,00 |
Oltre i 30 dipendenti |
€ 22.500,00 |
€ 15.000,00 |
€ 7.500,00 |
Presentazione delle domande
I progetti devono essere presentati esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito http://www.regione.lazio.it/sigem. La procedura telematica è disponibile in un’area riservata del sito, accessibile previa registrazione del soggetto proponente e successivo rilascio delle credenziali di accesso (nome utente e password).
I soggetti già registrati potranno accedere inserendo le credenziali in loro possesso. L’inserimento delle credenziali permette l’accesso alla compilazione di tutte le sezioni previste per la presentazione della proposta progettuale.
Ai fini dell’ammissione faranno fede i dati
presenti all’interno del sistema. Al termine della fase di inserimento, la
procedura informatica consentirà l’invio del formulario, operazione che blocca
le modifiche e assegna il codice di riferimento univoco alla proposta
progettuale.
Le proposte potranno essere inviate senza soluzione
di continuità e con assegnazione “on demand”, dalle ore 9.30 del 12 marzo 2020,
fino a esaurimento delle risorse. A tal riguardo, sarà cura
dell’Amministrazione comunicare la chiusura della procedura.
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- Su 17 Marzo 2020
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